Cenni Storici

La Storia

Salisburgo deve il suo nome al "sale" alla presenza copiosa di questo elemento sul suo territorio anche definito oro bianco per l'importanza che ebbe; fu infatti grazie all'intensa attività di estrazione nella zona che sorsero, seguendo la direttrice del fiume i primi insediamenti. Fra il  51 e il 54  d.C a Juvavum, il centro urbano più importante fu riconosciuta la municipalità dai Romani e di li a poco venne creata una comunità monastica che rappresentò il fondamento della  futura Salisburgo. Il fondatore ufficiale della città è San Ruperto che raggiunse questo territorio intorno al 700 e qui creò la Chiesa di San Pietro con annesso Monastero.

Storicamente uno dei periodi più importanti e floridi per questa città fu quello durante il quale Salisburgo era soggetta a Carlo Magno; fuono infatti anni di crescita e frequentazioni importanti per la città che ospitava i duchi di Baviera e che raggiunse come Principato ecclesiastico l'indipendenza.

Totalmente rasa al suolo nel 1167 sotto l'imperatore Barbarossa, nei secoli della ricostruzione, il XIII e XVII, Salisburgo tornò a nuova vita e  nuovo splendore grazie all'intervento e alla guida degli arcivescovi Wolf Dietrich von Raitenau, Markus Sittikus Conte di Hohenems e Paris Conte di Lodron; notevole fu il progresso economico con una considerevole crescita dei traffici commerciali e vivace fu l'impulso artistico;  del resto al XVII secolo risale la realizzazione di edifici che restano oggi preziosi esempi di arte Barocca. In quel periodo l'aspetto della città si fece elegante e sofisticato con un ricercato gusto italiano che gli valse il nome di "Roma del Nord". La politica di neutralità degli arcivescovi  assicurò a Salisburgo un lungo periodo e quindi di crescita sia economica che culturale.

In pieno periodo illuminista nel fermento delle idee e delle libertà intellettuali conquistate, nel 1816 Salisburgo entra a far parte dell'impero Asburgico; la vivacità intellettuale ed artistica della città, la florida economia continuano ad esserne i segni distintivi e Salisburgo, la patria di Mozart, viene universalmente considerata come centro nevralgico per la produzione artistica a tutti i livelli.

Il XX secolo darà spazio al capitolo più buio nella storia di Salisbugo, come del resto del mondo. Nel 1938 entrarono in città le truppe Tedesche poichè Hitler aveva deciso per l'annessione del territorio Austriaco a quello tedesco. Ad un mese di distanza Salisburgo erà già stata profondamente ferita con l'arresto dei cittadini ebrei, la distruzione della Sinagoga, l'arresto di quanti esercitavano opposizione politica e il rogo dei libri. Nel 1942 furono costruiti alcuni lager sia in città che nelle immediate vicinanze. Salisburgo provata da ripetuti bombardamenti aerei verrà liberata nel maggio del 1945 dalle truppe Americane.